giovedì 20 agosto 2015

Le operazioni sul mercato monetario: distinzioni

Le operazioni di mercato monetario si distinguono secondo gli obiettivi perseguiti dall’operatore, che possono sintetizzarsi in investimento, finanziamento, intermediazione e controllo della liquidità.
- Investimento. È una delle funzioni più importanti del mercato monetario, quella che permette alle famiglie e agli investitori istituzionali una gestione ottimale della liquidità. Su tale mercato essi possono infatti impiegare le proprie eccedenze di liquidità ed ottenere in cambio un ritorno economico.
- Finanziamento. Mediante il mercato monetario le istituzioni e le imprese possono far fronte, sopportando un certo costo, ad eventuali carenze temporanee di liquidità.
La Pubblica amministrazione, ad esempio, può reperire le risorse finanziarie con cui coprire il fabbisogno di cassa del Tesoro con titoli a breve termine come i Buoni ordinari del Tesoro (BoT), che hanno una vita di 3, 6 o 12 mesi. Alla scadenza l’investitore riceverà una somma di denaro pari al valore nominale complessivo dei titoli posseduti.
Le banche, dal canto loro, riescono ad ottenere disponibilità finanziarie per fronteggiare temporanei squilibri dei propri flussi finanziari attraverso operazioni di provvista a brevissimo termine e l'emissione di certificati di deposito. Le imprese invece fanno ricorso all'emissione di accettazioni bancarie e di cambiali finanziarie.
- Intermediazione. Con essa si fa riferimento all'attività prestata sul mercato monetario dalle  società di intermediazione mobiliare, dalle banche e dai broker al servizio di altri operatori.

- Controllo della liquidità. Attraverso operazioni di mercato monetario svolte con procedura d’asta gestita dalla Banca d’Italia per conto delle Ministero dell’economia e delle finanze e/o con negoziazioni bilaterali gestite direttamente dal MEF o dalla Banca d’Italia per conto del MEF, l’organo di vigilanza mira a regolare la liquidità del sistema.

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