martedì 12 maggio 2015

Le obbligazioni cum warrant: le azioni come investimento aggiuntivo

La obbligazioni cum warrant, seppur formalmente diverse dalle obbligazioni convertibili, riconoscono al possessore anch’esse il diritto (opzione) di sottoscrizione dei titoli azionari dell’emittente.
L’investitore, di fatto, sottoscrive un titolo avente le caratteristiche di un’obbligazione tradizionale, il “titolo principale”, insieme al quale viene emesso un titolo addizionale, il warrant, che riconosce la possibilità di un investimento aggiuntivo, la sottoscrizione di titoli azionari, in tempi, modi e prezzi stabiliti.
Il warrant, ed è questo l’elemento che più di tutti distingue questa tipologia di obbligazioni dalle precedenti, ha di fatto una sua vita autonoma rispetto al titolo principale: esso può essere negoziato separatamente da esso e presentare anche una durata superiore.


Il rapporto di esercizio del warrant in titoli azionari (dette “azioni di compendio”), come per le obbligazioni convertibili, è il più delle volte pari ad uno, ma a differenza di queste ultime il periodo di esercizio dell’opzione è “continuo”. Prevalgono nel mercato, infine, i casi in cui il warrant riconosce il diritto di sottoscrivere azioni emesse dalla stessa società che ha emesso le obbligazioni principali.

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