giovedì 16 aprile 2015

Le azioni di risparmio: per chi mira al sodo

Le azioni di risparmio sono azioni prive del diritto di voto, ma che incorporano particolari privilegi di natura economica. A differenza delle azioni privilegiate, che vedremo in seguito e alle quali sono molto simili per il secondo aspetto rilevato, con le azioni di risparmio non si ha diritto di voto nemmeno in assemblea straordinaria.
A differenza della azioni ordinarie, le azioni di risparmio possono essere sia nominative sia al portatore, e possono essere emesse solo dalle società quotate in borsa, sia in sede di aumento del capitale sociale, sia di conversione di azioni già esistenti. Il diritto di conversione deve essere attribuito ai soci con deliberazione dell’assemblea straordinaria.


Il valore nominale delle azioni di risparmio, con quello delle azioni con voto limitato a particolari argomenti e condizioni previste dal nostro ordinamento (art. 2351 del c.c.), non può superare il 50% del capitale sociale. Nel nostro modello di mercato finanziario, il legislatore ha voluto sancire che almeno il 50% del capitale sociale di una società quotata in borsa deve essere quindi rappresentato da azioni ordinarie.

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