martedì 24 marzo 2015

I mercati finanziari: qualche nozione di base



Per mercato finanziario si intende quel luogo dove vengono scambiati strumenti finanziari di varia natura, a medio e lungo termine.
Esso consente il trasferimento del risparmio dai soggetti che lo accumulano (famiglie private, soprattutto) a quelli che ne fanno richiesta (imprese, ma anche enti pubblici e Stati). Questi, tecnicamente “soggetti in disavanzo finanziario”, emettono strumenti finanziari che cedono ai primi, “soggetti in avanzo finanziario”, in cambio di liquidità.
Questo scambio permette la ridistribuzione dei rischi economici tra i risparmiatori, che possono a loro volta cedere ad altri soggetti economici gli strumenti acquistati operando sui mercati specifici degli stessi.


Oltre alla distinzione tra mercati primari, dove gli strumenti finanziari vengono emessi e collocati, e mercati secondari, dove essi vengono negoziati post emissione, le principali distinzioni tra i diversi mercati finanziari seguono tre diversi profili di analisi:

  • la negoziabilità degli strumenti trattati, nonché la loro trasferibilità, caratteristiche sulla base delle quali si ha una prima distinzione tra mercati mobiliari, dove sono negoziati, senza alcun rapporto personale tra emittente e investitore, titoli caratterizzati di norma da un elevato grado di negoziabilità, dunque facilmente trasferibili da un soggetto ad un altro, e mercati creditizi;
  • la scadenza degli strumenti negoziati, alla base, ad esempio, della suddivisione tra mercato monetario, dove sono negoziati valori mobiliari con scadenza inferiore a 12 mesi, e mercato dei capitali, dove sono negoziati invece quelli, come azioni e obbligazioni, con scadenza superiore ai 12 mesi;
  • la struttura del mercato, come avviene per la distinzione tra mercati regolamentati, dove le negoziazioni sono standardizzate in termini di lotti contrattuali, scadenze, attività oggetto di scambio e presenza di una Clearing house (in Italia la Cassa di compensazione) che si occupa di vigilanza sul mercato (con gli altri organi ufficiali) e di garantire la concreta regolarizzazione delle negoziazioni, e mercati non regolamentati, più frequente over the counter (OTC), caratterizzati da più ampia flessibilità e dove, in astratto (la dimensione raggiunta da molti di essi li ha pressoché standardizzati) ogni operatore può accordarsi per perfezionare contratti fatti “su misura” per le sue esigenze.

Nessun commento:

Posta un commento